RAFFAELE CARBONI
PAPA CLEMENTE V, LA BOLLA “AD PROVIDAM CHRISTI
VICARI” E L’AFFAIRE DEI BENI DEL TEMPIO
Clemente V
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e
Uzeste, nacque a Villandraut (Gironda) nel 1264, e morì a Roquemaure, il 20 aprile 1314.
La famiglia paterna era di origine nobile economicamente non agiata. Per tradizione, la carriera ecclesiastica aveva consentito a molti esponenti della famiglia De Got la possibilità di una rapida ascesa sociale.
Studiò diritto canonico e civile nelle Università di Orléans e Bologna ottenendo il titolo di «magister» come attestato da numerosi documenti. La prima testimonianza di funzioni da lui assunte al servizio del re d’Inghilterra, Edoardo I, risale al 1285,
quando sedette nel Parlamento in cui erano trattate le questioni relative alla Guascogna.
La nomina del fratello a cardinale per opera di Celestino V gli aprì le porte della corte pontificia: nell’ottobre dello stesso anno Celestino V inviò in Inghilterra Bertrand, come suo cappellano, per indurre il sovrano inglese a cessare le ostilità con la Francia.
Il 28 marzo 1295 Bonifacio VIII, succeduto nel frattempo a Celestino, lo nominò vescovo di Comminges e quattro anni dopo, il 23 dicembre 1299, gli assegnò il seggio arcivescovile di Bordeaux, facendolo diventare in tal modo il principale dignitario ecclesiastico del feudo continentale di Edoardo I.
Bertrand de Got venne eletto papa il 5 giugno 1305 a Perugia, dopo un anno di interregno causato dai conflitti tra i cardinali francesi ed italiani che erano rappresentati quasi in parità nel conclave. Il 24 luglio 1305 scelse il nome di Clemente V.
Dopo la sua nomina, da Uzeste, si recò Bordeaux. Tutto il popolo lungo la strada lo salutava e l’acclamava e al suo arrivo, sempre nel luglio 1305, trovò una città in festa. Il 4 settembre
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