MARCO UDA
L’ARRIVO DEI TEMPLARI IN ARBOREA

Premessa
Come ha scritto Franco Cardini: «ormai si può dir imponente il fenomeno dell’interesse con cui alcune persone forse anche dotate di buone intenzioni e di buona volontà (ma del tutto prive di metodo, di preparazione e di strumenti di lavoro) seguono la vera o presunta storia dell’Ordine templare e fingono o credono d’indagare sulle presunte conoscenze teologiche, filosofiche e scientifiche di quel sodalizio religioso regolare istituito nella prima metà del XII secolo e sciolto dal pontefice nel 1314».
Tuttavia, a conferma delle parole di Cardini, non mancano in Sardegna coloro che propongono tesi indimostrabili vedendo cavalieri templari in ogni dove. In realtà, gli studi si sono moltiplicati e hanno raggiunto livelli di conoscenza tali da poterne tracciare un quadro quasi completo sull’organizzazione, lo sviluppo e gli insediamenti: è ormai certo che nell’Isola l’Ordine del Tempio disponeva di una sola fondazione, ubicata in Oristano, e di cui ormai si conosce tutto. Perciò, in questa sede approfondiremo meglio i rapporti tra Templari catalani e l’amministrazione giudicale arborense, che diede luogo tra il XII e il XIII secolo alla nascita di quell’unica commenda sarda.

Un’abile politica internazionale
Secondo Massimo Rassu, si deve attribuire alla casata dei Bass-Cervera la comparsa dei Templari nel Regno di Arborea dove «il rassodarsi della loro importanza economica, il cumulo delle loro possibilità politiche, si svilupparono parallelamente col prestigio della casa dei Bass». Infatti con tale famiglia, l’Arborea «entrava nella sfera d’influenza politica e religiosa di Barcellona e del Principato di Catalogna dove i Templari avevano dominio incontrastato e ricchezze pressochè senza fine,Montpellier, dove era un gran priorato, uno dei ...