L'O.S.M.T.H. si ispira all'antico ordine dei "Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis", ma non intende rappresentare o chiedere il suo ritorno o il rimborso, essendo stato abolito nel 1312 e non ha eredi che vivono oggigiorno.

 

Inoltre l'ordine precedente, era costituito da monaci, che, in quanto tale professavano i voti, e allo stesso tempo costituivano un corpo di cavalleria per le Crociate e la salvaguardia dei Luoghi Santi e la nostra Associazione, tuttavia, è composto principalmente di laici attivi in vari campi professionali, tra cui alcuni nella professione delle armi. Di conseguenza, la nostra entità non ha intenzione di presentarsi come l'Ordine della "Pauperes commilitones Christi Templique Salomonis" o come l'erede ufficiale diretto, ma ispirato alle opere e spiritualità che avevano questi.

 

Si deve anche valutare che il nome canonico "Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo" si differenzia sostanzialmente dal nome originale "Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis" (in latino, Poveri Cavalieri di Cristo del Tempio di Salomone) ispirazione Riguardo al nome, in virtù della nostra vocazione nella custodia e difesa dei sacri templi del cristianesimo.

 

Siamo un'associazione privata di fedeli, non siamo e non ci definiamo noi stessi come un cavaliere, ma internamente abbiamo strutturato in modo simile nella loro disciplina, la gerarchia e la spiritualità, ispirata agli antichi ordini cavallereschi cristiani medievali.

 

Nella Bolla "Vox in Excelso" l'Ordine dei "Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis" da Papa Clemente V soppresse ed è chiaro che lo ha fatto per salvare gli uomini, che egli considerava innocente (come in seguito corroborate attraverso i documenti Chinon), adottando una legge "congegno" Canon "la soppressione amministrativo dell'Ordine" che significava soltanto che una nuova bolla papale potrebbe riabilitare.

 

Inoltre, la Pergamena di Chinon, rinvenuta negli archivi segreti del Vaticano nel 2001 dal Dr. Barbara Frale, il Vaticano li ha resi pubblici nel lavoro Processus contra Templarios, che raccoglie gli atti del processo, e mostra che l'anno 1308 il Papa Clemente V concesse l'assoluzione sacramentale al Gran Maestro Jacques de Molay e il resto dei fratelli dell'Ordine, readmitiéndoles in comunione con la Chiesa cattolica e incapace di opporsi alla volontà del re di Francia Filippo il Bello imposto dal eliminazione dei Templari, il papa rimosso l'ordine della realtà del tempo senza condannare o abolirla, ma piuttosto isolandolo in una sorta di grazie "letargo" a questo artificio intelligente di diritto canonico.

 

Dopo aver espressamente dichiarato che il processo non aveva dimostrato l'accusa di eresia, Clemente V ha sospeso l'ordine dei Templari con sentenza definitiva emessa dalla necessità assoluta di evitare un grande pericolo per la Chiesa, con la pena di scomunica divieto di continuare a usare il nome e i segni distintivi.

 

Inoltre resta il fatto che tale scomunica deve essere stata confermata dai papi successivi, e se si considera che l'ultima cosa che ha confermato che era Papa Giovanni XXIII, e il seguente non hanno fatto, è la prova che non è più questa scomunica, come se fosse ad esempio il caso di Massoni, Rosacroce, agnostici, martinistas, e una lunga lista di credenze eretiche (eresia è una credenza o teoria controversa o un romanzo, soprattutto religiosa, che è in conflitto con il dogma stabilito . si differenzia da apostasia, che è la rinuncia formale o l'abbandono di una religione e bestemmia, che è ferita irriverenza o la religione).

 

Noi rafforzare questa tesi, un estratto del parere / giudizio di monsignor Guido Ottria, Vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico appartenente alla regione ecclesiastica del Piemonte, organica e Tribunale Ecclesiastico Regionale Piemontese primo e secondo grado (traduzione accurata da italiani).

 

"La legittimità dell'Ordine e il suo nome"

La legittimità e la conformità dell'Ordine del Tempio - Sovrano e Ordine Militare del Tempio - Poveri Compagni di Cristo e il Tempio di Salomone (vecchia definizione) - è quello che sono riammesso nella comunione dei cristiani cattolici (nella bolla "Vox in excelso" emessa da papa Clemente V il 22 marzo 1312, i Templari furono scomunicati) sono stati abilitati dal nuovo diritto canonico emanato da Papa Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983.

 

D'altra parte: "il Codice di Diritto Canonico promulgato da Papa Giovanni Paolo II in poi 25/01/1983 in Canon 6, paragrafo 1, n ° 3, stabilisce che con l'entrata in vigore del nuovo, il codice è abrogato: ... leges poenales qualibet, sive universal, sive individual, to Headquarters Latae apostoliche, nisi in hoc ipso codex recipiantur "(tutte le leggi penali, entrambe universale come individui, promulgato dalla Sede Apostolica, se non sono incorporati in questo stesso codice).

 

Can. 58, comma 1, stabilisce: "... Il singolare decreto cessa con la fine della legge per la cui esecuzione è stato rilasciato ".

Sulla scomunica dei Templari di Clemente V, considerate le modalità con quelli che il Papa era arrivato dal suo soggetto, possono anche riferirsi al canone 125, che dichiara nulla un atto giuridico soggetto a costrizione senza precedenti e anche per il canone 126, che dichiara invalidi atti e atti di ignoranza o errore in relazione a a ciò che costituisce la sua sostanza.

Pertanto, la scomunica contro i Templari è carente in termini di efficacia.

 

Alessandria del 2008 Mercoledì delle Ceneri (6 febbraio 2008, ndr).

 

Nella fede, mons. Guido Ottria Vicario generale della diocesi di Alessandria. "

 

ORDINE DEL TEMPIO - COMMENDA DI CAGLIARI "SANTA MARIA DE SU TEMPLU"