Templari, Crociate, Giudicati e Ordini Monastico-Cavallereschi nella Sardegna Medioevale

Quattordici interventi di alto livello che prendono in esame la complessa questione della presenza degli ordini monastico-cavallereschi, in primis quello Templare, nella Sardegna del Medioevo. Attraverso lo studio di documenti poco conosciuti, spesso inediti, gli autori tracciano il profilo di un capillare insediamento degli ordini religiosi nel tessuto isolano a partire dal XII secolo. Rilevante l’attenzione mostrata riguardo il problema dell’eredità dei beni templari, confluiti nel corso del tempo ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (poi di Rodi, oggi di Malta), soprattutto in virtù delle scoperte attinenti la commenda di S. Leonardo di Siete Fuentes. Un libro ricco di spunti e interessanti notizie, che getta luce nuova su un periodo poco conosciuto. Il testo raccoglie le relazioni di: Salvatore Borghero (Intorno alla Crociata dei Fanciulli: la chiesa dei Novelli Innocenti a Carloforte), Raffaele Carboni (Il Magistero Templare. I Preceptores delle domus templari d’Italia), Massimo Rassu (L’eredità templare nel gran priorato gerosolimitano di Pisa), Fabio Marcello (Nei cabrei di Malta l’eredità dei Templari in Sardegna), Antonio Forci (La Joncosa de Gelida (Barcellona) da domus templare a possesso degli Arborea), Vincenzo Soddu (Una pergamena in sardo e latino sospesa tra feudalesimo e Carta de Logu), Battista Urru (Fragilità e declino della baiulia di Septefuntanas), Gaetano Ranieri e Luca Piroddi (Indagini georadar nella chiesa di San Leonardo di Siete Fuentes), Roberta Melis (Un manoscritto giudicale dimenticato), Elena Marongiu (Monte Ruina e Pischina de Rodas: proprietà dei cavalieri di Malta nel Turritano), Emanuele Melis (I possedimenti gerosolimitani di Nurachi nella documentazione medievale e moderna relativa all’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), Francesco Virdis (Alessandro Ventimiglia Priore-Commendatore di San Leonardo di Sette Fontane), Francesco Carboni (Alcune usurpazioni di terreni dell’Incomenda de Sette Fonti alla fine del XVIII secolo), Massimo Falchi Delitala (Le Commende dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro nel Regno di Sardegna).